venerdì 2 settembre 2011

Low Energy Nuclear Revolution, una possibile spiegazione al dispositivo di Energy-Catalyzer dell' Ing Andrea Rossi

Il dispositivo di Rossi, l'Energy Catalyzer sembra funzionare, sono molti i video e le notizie sulla rete in cui si afferma che in tutte le prove effettuate ci sia stata produzione di energia, lo affermano anche alcuni ricercatori della NASA. Ancora nessuno ha dimostrato che si tratti di una bufala. Anche l'università di Bologna sta lavorando ai test scientifici sull'apparato.
Sembra sia stata anche individuata la strada da percorrere per spiegare scientificamente il fenomeno. Attualmente nessuno sa di preciso cosa ci sia dentro l'E-Cat di Rossi, si sa solo che egli utilizza idrogeno e nichel.
A mio parere, e non solo mio, è molto probabile che siamo in presenza di reazioni nucleari, ma non di tipo forte, bensì di tipo debole. Per intenderci sono le stesse che determinano molti tipi di decadimento.
Il più semplice decadimento conosciuto è quello che trasforma il neutrone in protone (n-->p + e + n). Se effettuiamo un banale bilancio energetico (differenza di massa) vediamo che dalla massa del neutrone (939,57 Mev) "vien fuori" la massa del protone (938,27 Mev), la massa dell'elettrone (0,51 Mev), la massa del neutrino (nulla o quasi) e un po' di energia che si manifesta come moto dell'elettrone e del neutrino. Verrebbe fuori una energia prodotta pari a 0,79 Mev.
E' noto sperimentalmente che l'energia massima dell'elettrone prodotto è pari a 0,782 Mev, dunque anche con una eventuale massa residua del neutrino il bilancio energetico è promettente.
Se si paragonano tali energie a quella di un fotone nello spettro luminoso (dell'ordine delle decine di eV) si comprende che l'energia elettrodebole potrebbe essere una buona fonte di energia a patto che si abbia un numero di transizioni molto elevato.
In alcuni nuclei accade anche il processo inverso, cioè sotto alcune condizioni i protoni sono portati a trasformarsi in neutroni, a "catalizzare" questo fenomeno sarebbe il vantaggio energetico che l'intero nucleo e non il singolo nucleone ne trae dalla transizione elettrodebole. E' logico pensare che che si creano artificialmente le condizioni adatte è possibile rendere attivo un isotopo che normalmente non lo sarebbe, è plausibile che avvengano transizioni multiple attraverso stati metastabili con un guadagno totale di energia positivo.
Ci sono molti lavori scientifiche sulle "Low Energy Nuclear Reactions".

Una teoria promettente è quella formulata da Widom e Larsen :
The Widom-Larsen Ultra-Low-Momentum Neutron Catalyzed Theory of LENRs

Link utili:
Low Energy Nuclear Reactions for Green Energy
Widom-Larsen Theory Portal









1 commento:

  1. Ulteriori notizie... gli esperimenti continuano e sembra che il dispositivo funzioni..
    info sul seguente link...
    E-Cat World

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